Una pianta, una storia, una ricetta : il pomodoro e la caprese (a modo mio)
Una ricetta veloce e “classica” per questa stagione, leggermente rivisitata per renderla piatto unico. In questa stagione non si può resistere al richiamo del pomodoro, questo frutto cosi’ bello ( i primi pomodori coltivati venivano infatti coltivati come piante ornamentali) , buono e salutare.
per 4 persone
500 gr mozzarella bufala
12/14 pomodori ciliegini
3 pomodori secchi
2 fette pane in cassetta meglio se ai cereali
due o tre ciuffi di basilico
olio etravergine ,sale ,pepe bianco qb
Frullare in un miker la mozzarella di bufala ( o vaccina) con 3 cucchiai d’olio circa e un pizzico di sale. Tagliare i pomodorini a dadini dopo aver tolto i semi. Frullare il pane (dopo aver tolto i bordi) insieme ai pomodorini secchi fatti prima sbollentare 3 minuti e lasciati asciugare. Far scaldare un po’ d’olio in una padella antiaderente e far saltare il pane tritato con i pomodori secchi. Disporre in ogni piatto la “crema ” di mozzarella e sopra questa i dadini di pomodoro. A parte frullare una manciata di foglie di basilico lavate e asciugate insieme a dell’olio ( sempre extrav.) e versare sopra i pomodori e la mozzarella. Infine guarnire il piatto con il pane e i pomodori secchi saltati
Pomodoro – Solanum lycopersicum – E’ uno dei pilastri della dieta mediterranea , insieme ai cugini altrettanto famosi della famiglia delle solanacee, come patate, melanzane, peperoni. Ricco di proprietà organolettiche e povero di calorie è il campione nel contenuto in licopene, un pigmento importantissimo della famiglia dei carotenoidi, che gli conferisce il caratteristico colore ( pare ne contenga fino a 40 mg per kg nel frutto fresco!) . Questa proteina è un potente antiossidante e antitumorale e risulta particolarmente efficace nel prevenire il cancro alla prostata. Gli antiossidanti, avendo inoltre proprietà antiaging, ci difendono dall’effetto delle radiazioni solari e ci proteggono dalle malattie neurologiche come l’Alzheimer. A differenza delle vitamine, il licopene non viene distrutto durante la cottura come le vitamine, ma al contrario l’assorbimento di questa sostanza aumenta nei prodotti cotti, come salse e sughi ( perfino nel Ketchup!). Se vogliamo invece far scorta di vitamina C , di cui è anche ricco, dobbiamo invece assumerlo fresco ( 100 gr di pomodoro pare che bastino da soli a coprirne il 22% del fabbisogno giornaliero ).
Portati nel nostro Paese dopo la scoperta d’America ( gli Aztechi lo chiamavano xitomatl ), si sono diffusi solo verso il 700 nelle regioni più a sud , dove potevano maturare fino a diventare del colore rosso che ben conosciamo, invece di quello dorato che avevano all’importazione .Ormai in commercio se ne trovano moltissime varietà e ibridi che si differenziano per le dimensioni del frutto, per la forma dalla tonda all’allungata, per essere riuniti a grappolo o essere a frutto singolo.
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